L’attrezzatura e l’abbigliamento per il trekking

In montagna è importante essere equipaggiati nel modo giusto per poter affrontare i percorsi in sicurezza e riuscire a fare fronte anche a repentini cambiamenti meteorologici.
In generale l’abbigliamento da trekking (o escursionismo) deve essere comodo, traspirante e leggero. Non esiste un vestiario adatto a tutte le stagioni, per questo è importante valutare le condizioni climatiche, altitudinali, la natura del fondo sul quale si cammina per potersi adeguatamente preparare in vista di una giornata di trekking.
Qui cercheremo di dare alcuni importanti consigli a chi si accinge ad avvicinarsi all’affascinante mondo dell’escursionismo.
Bisogna innanzi tutto considerare che tutto ciò che scegliamo di portare con noi in escursione ha un peso, che inevitabilmente dovremo trasportare su per sentieri, a volte ripidi. Scegliere un’attrezzatura leggera diventa allora una prerogativa importante. A parità di prestazione scegliere sempre i materiali che ci garantiscono il minor peso, anche se a volte è necessario scendere a compromessi per evitare di acquistare capi poco durevoli. Anche l’ingombro ha la sua importanza, dato che sarà necessario stipare tutto l’occorrente della giornata in uno zaino.
A volte i principianti tendono ad acquistare direttamente capi molto tecnici, realizzati per situazioni che difficilmente si troveranno ad affrontare nei primi periodi di attività. Per questo il consiglio è quello di partire per gradi, scegliendo articoli di medio prezzo, adatti all’escursionismo estivo e nelle mezze stagioni.
ABBIGLIAMENTO
L’abbigliamento dell’escursionista deve essere comodo e in grado di garantire condizioni di relativo comfort anche nelle situazioni difficili (pioggia, vento, freddo, caldo). La funzione dell’abbigliamento tecnico deve essere quella di garantire uno strato isolante tra la nostra pelle e gli agenti esterni.
La prima regola è rimanere asciutti. Per questo è fondamentale che gli indumenti e le calzature siano idrorepellenti, ma al contempo traspiranti, in modo da permetterci di evacuare l’umidità prodotta dal nostro corpo durante lo sforzo fisico (sudore). Oggi fortunatamente esistono materiali sintetici eccezionali che ci permettono di soddisfare questo duplice scopo. membrane come il Gore Tex e similari, hanno proprio queste caratteristiche.
L’altro “nemico” dal quale difendersi è il calore. L’esposizione prolungata al sole in montagna può portare a gravi conseguenze. Coprirsi la testa ed evitare la disidratazione sono altre due importanti regole. Per questo sono fondamentali un cappello e abiti traspiranti.
La terza regola è preparare lo zaino dopo aver attentamente consultato il bollettino meteo e valutato il tipo di ambiente da attraversare. Non esiste infatti una attrezzatura valida per ogni percorso e per ogni stagione. Di base è sempre buona norma portare almeno dei calzini e una maglietta di ricambio, per avere la possibilità di cambiarseli nel caso in cui si bagnino.
La quarta regole è vestirsi a strati: l’esperienza e le vostre caratteristiche vi suggeriranno con il tempo quali e quanti strati utilizzare (3 o 4). In generale possiamo riassumere l’abbigliamento “a cipolla” in tre strati fondamentali:
- Strato a contatto con la pelle: deve assorbire il sudore e mantenere la pelle asciutta. La classica “maglia della salute” di lana va benissimo in inverno, in estate è preferibile il cotone. Lo svantaggio di questi materiali è che si asciugano lentamente. Per questo meglio prevedere una maglia di ricambio per lo strato a contatto con la pelle. Una maglietta in poliestere può essere la scelta vincente: si asciuga velocemente e garantisce un buon isolamento (ottimo compromesso).
- Strato isolante: è lo strato che crea un cuscinetto d’aria tra il nostro corpo e l’ambiente esterno, fondamentale per trattenere il calore. Un pile in poliestere o misto nylon elasticizzato è la scelta migliore (in inverno), in estate in alta quota può essere utile indossare una maglia in poliestere a maniche lunghe sopra il primo strato. Utilissimi nelle mezze stagioni gli “smanicati” che permettono di proteggere dal vento il tronco, lasciando scoperte le braccia, che disperderanno il calore prodotto dal corpo. Oggi i classici pile sono stati superati da indumenti sempre in materiali sintetici misti (tipo wind stopper) elasticizzati e traspiranti che aumentano notevolmente il comfort.
- Strato esterno: è il capo di abbigliamento da portare sempre nello zaino e che tireremo fuori in caso di maltempo. Esso deve proteggerci da pioggia, vento e neve. E’ fatto in nylon e tessuti traspiranti (gore tex), fibre sintetiche che non assorbono umidità. Si presenta come una giacca tecnica, spesso fornita di cerniere per aumentare la traspirabilità.
Il consiglio della guida: Primo strato t-shirt in poliestere – strato isolante in poliestere e fibre sintetiche elastiche (elastame/spandex) – strato esterno in nylon (Gore tex)

L’abbigliamento a strati – da aggiungere lo strato esterno (giacca tecnica) in caso di maltempo.
CALZATURE
La calzatura da escursionismo (scarpa da trekking) è certamente l’elemento fondamentale del camminatore in montagna. La scarpa va scelta con estrema cura, selezionando non tanto il modello esteticamente più piacevole ma quello che si adatta meglio al nostro piede. Bisogna perdere un pò di tempo in negozio e provare più modelli e più taglie, fino a trovare la scarpa più adatta. La scarpa da trekking quando indossata e forzata in punta, non deve toccare l’alluce, il quale deve essere sempre libero di muoversi. Piegando l’avampiede lo scarpone deve seguire il tallone sollevandosi senza sfregare. Bisogna sentire il tallone fasciato e comodo, ma non stretto. E’ importante inoltre che non ci siano punti di contatto laterali. Il minimo contatto tra le parti anteriori del piede e la tomaia, anche se minimi, in montagna sono la causa di dolorose vesciche da sfregamento che renderanno presto le vostre nuove scarpe inutilizzabili.
Il piede deve essere invece ben fasciato in corrispondenza del collo del piede, della caviglia e del tallone. Provando e tenendo le scarpe in negozio con i calzini che intendiamo utilizzare in escursione ci risulterà facile fare la scelta più idonea.
Ma quale tipo di scarpone scegliere?
Oggi in commercio esistono varie tipologie di scarpa da montagna, oltre al classico scarpone invernale, spesso con predisposizione all’utilizzo dei ramponi, ci sono le diffusissime scarpe da trekking, o pedule, che sono caratterizzate da una struttura mista della tomaia in cuoio e tessuto, spesso con membrana Gore tex. Esistono poi scarpe basse, dette “da avvicinamento” e scarpe da trail running (corsa in montagna). Ognuno ha le proprie preferenze, ma è bene ricordare come l’uso delle scarpe basse andrebbe riservato e raccomandato solo a chi ha una buona padronanza del passo e un’ottima forma fisica, quali esperti trekkers, alpinisti e podisti.

Scarpa da avvicinamento
Per il trekking classico e per i principianti il vivo consiglio è quello di acquistare scarpe alte (pedule) di materiale leggero e traspirante con suola in gomma Vibram. Per le scarpe il consiglio è quello di non fare economia poichè la qualità della nostra esperienza in montagna dipenderà moltissimo dal comfort e dalle prestazioni delle nostre scarpe. Una membrana Gore tex e la suola Vibram sono altamente consigliate. Con questa caratteristiche la scarpa costerà indicativamente tra le 120,00 € e le 150,00 €.
Le caratteristiche che deve avere una buona scarpa da trekking sono le seguenti:
- tomaia alta per sostenere la caviglia;
- suola in gomma Vibram a carrarmato per aumentare l’aderenza sui fondi scivolosi;
- sigillatura di gomma tra tomaia e suola;
- inserto rigido nella suola;
- minor numero possibile di cuciture (tomaia intera);
- linguetta a soffietto;
- rinforzo rigido su punta e tallone;
ZAINO
Lo zaino è un altro elemento fondamentale del corredo dell’escursionista. Anche qui esiste una moltitudine di tipologie, modelli e capacità, che vanno rapportate all’utilizzo che se ne intende fare.
Capacità dello zaino: per escursioni in giornata la capacità dello zaino (espressa in litri e riportata sempre accanto alla denominazione del modello) deve essere compresa tra i 25 e i 40 litri. Uno zaino di 30 litri rappresenta la capienza ideale per una giornata in montagna. Questa capienza ci permetterà di trasportare comodamente la giacca (strato esterno), biancheria di ricambio, il pranzo al sacco, la borraccia o bottiglia d’acqua, guanti e cappello, la macchina fotografica, il kit del pronto soccorso ed eventualmente il binocolo.
Tipologia: per uso escursionistico è consigliabile l’uso di zaini che presentino una buona dotazione di tasche laterali, per alloggiare oggetti e tenere in ordine l’attrezzatura. Per tenere lo schienale distanziato dalla nostra schiena ed evitare di bagnare lo zaino con il sudore, causando fastidiose e poco salutari sensazioni di bagnato sulla schiena quando togliamo lo zaino, questo deve possedere un telaio interno capace di mantenere la forma dello schienale anche quando lo zaino è semivuoto. Gli spallacci devono essere sagomati e larghi. infine lo zaino deve possedere la cintura per lo scarico del peso sul bacino.
Quando carichiamo lo zaino mettiamo sempre gli oggetti più pesanti a metà zaino e in posizione ravvicinata rispetto al corpo.

Zaino per uso misto da 22 litri, adatto ad escursioni leggere in giornata.
BASTONCINI DA TREKKING
I bastoncini da trekking sono un accessorio importante per il camminatore. Essi infatti garantiscono sostegno sia in salita che in discesa, configurando una progressione a quattro punti d’appoggio. In questo modo avremo la possibilità di sfruttare e allenare anche la parte superiore del corpo (spalle e braccia) rendendo il trekking un ottimo esercizio per tutto il corpo.
Il punto di forza principale dei bastoncini risiede però nel fatto che il buon uso di essi favorisce lo scarico degli arti inferiori, specie in discesa e a carico di ginocchia e caviglie, articolazioni soggette alle maggiori sollecitazioni. L’uso dei bastoncini previene distorsioni e usura delle cartilagini.
Infine i bastoncini garantiscono maggiore stabilità alla camminata, grazie ai punti di appoggio supplementari migliora l’equilibrio, sopratutto nei tratti di sentiero più impegnativi.

I bastoncini sono accessori molto importanti per l’escursionista. Se ben usati, prevengono infortuni a carico di ginocchia e caviglie.